La ventilazione dei corrispettivi

La ventilazione dei corrispettivi (Decreto Ministreriale del 24/02/1973) prevede che alcune tipologie di contribuenti fra cui commercianti al minuto di prodotti alimentari e dietetici, commercianti di articoli tessili o di vestiario o calzature, commercianti di prodotti per l’igiene personale o farmaceutici possono registrare i corrispettivi come unico importo giornaliero inclusivo di IVA evitando di effettuare la normale distinzione per aliquota di imposta.

Per poter usufruire di questo metodo i corrispettivi annui con emissione di fattura non devono superare il 20% del totale dei corrispettivi (ad esclusione delle cessioni di beni immobili e beni strumentali) e gli acquisti di merci per cui non è prevista la ventilazione non devono superare il 50% del totale degli acquisti annui (caso di soggetti che effettuano il commercio anche di prodotti diversi da quelli per i quali è prevista la possibilità di avvalersi della ventilazione). Al verificarsi di una delle condizioni sopra dall’anno successivo è preclusa la possibilità di avvalersi di questo metodo.

La modalità di calcolo della ventilazione dei corrispettivi

I corrispettivi vengono registrati giornalmente come unico importo IVA compresa ad esclusione delle vendite effettuate con l’emissione di fattura che vanno annotate separatamente e distinte per aliquota IVA.

Le registrazioni degli acquisti sono identiche a quelle delle altre imprese con il solo accorgimento di dividere gli acquisti di merci ‘da ventilare’ (destinati alla vendita al dettaglio)  da quelli di altri beni e servizi o di beni ammortizzabili.

In sede di liquidazione periodica IVA mensile o trimestrale si determinano i totali (IVA compresa) suddivisi per aliquota di tutti gli acquisti di beni ‘da ventilare’ effettuati dall’inizio dell’anno fino alla fine del mese o trimestre da liquidare e si utilizzano per stabilire le percentuali di ripartizione dei corrispettivi di vendita tra le diverse aliquote IVA utilizzate.

Nella dichiarazione IVA annuale si effettua il conguaglio indicando l’ammontare totale annuo dei corrispettivi registrati ripartiti per aliquote in proporzione della composizione annua di acquisti e di importazioni.

A livello contabile, l’adeguamento dell’IVA conto vendite avrà come contropartita i ricavi di vendita.

La ventilazione dei corrispettivi su Coge 7

Il software gestionale Coge 7 gestisce la casistica della ventilazione dei corrispettivi sia da sola che in presenza di corrispettivi in scorporo.

Per attivare questa gestione occorre eseguire le operazioni che seguono:

  • In ARCHIVI, AZIENDA, PARAMETRI CONTABILI dichiarare la presenza di uno o più registri corrispettivi in regime di ventilazione.

la ventilazione dei corrispettivi - parametri contabili

  • In ARCHIVI, CODICI IVA impostare il flag ‘Monte acquisti’ per tutti i codici IVA che devono movimentare il ‘monte acquisti’. Questo indicatore viene utilizzato dalle causali contabili di tipo ‘Fatture di acquisto di beni destinati alla rivendita’ per incrementare il totale del monte acquisti annuo.

la ventilazione dei corrispettivi - flag monte acquisti

  • In CONTABILITA’, CAUSALI CONTABILI verificare l’esistenza delle causali necessarie per questa gestione che a standard sono le seguenti:
    • “CV – Corrispettivi ventilazione”: causale utilizzata per registrare in prima nota i corrispettivi giornalieri come unico importo IVA compresa.
    • “SV – Storno corrispettivi ventilazione”: causale utilizzata per registrare in prima nota eventuali storni di corrispettivi giornalieri.
    • “BR – Acquisto di beni destinati alla rivendita”: causale utilizzata per registrare gli acquisti di beni destinati alla vendita al dettaglio.
    • “NB – Nota credito di beni destinati alla rivendita”: causale utilizzata per registrare eventuali note di credito relative ad acquisti di beni destinati alla vendita al dettaglio.

la ventilazione dei corrispettivi - causale contabile CV

  • Registrare normalmente in prima nota le fatture di acquisto, utilizzando le opportune causali contabili (a standard BR – Acquisto di beni destinati alla rivendita) e gli opportuni codici IVA (per gestire la casistica di fatture di acquisto per le quali solo una parte delle merci è “da ventilare” è possibile utilizzare contemporaneamente nella stessa registrazione codici IVA con flag ‘Monte acquisti’ attivo e non).

la ventilazione dei corrispettivi - registrazione fattura di acquisto

  • Registrare in prima nota i corrispettivi con la causale apposita (a standard CV): la registrazione non ha IVA ed in pratica si limita ad un giroconto fra la cassa ed i corrispettivi (o a contropartite analoghe).

la ventilazione dei corrispettivi - registrazione corrispettivi

  • Stampare i registri IVA acquisti (che generano il monte acquisti) e i registri dei corrispettivi in bollato.
  • Stampare la liquidazione IVA: il programma provvede automaticamente al calcolo della ventilazione e quindi dell’IVA sui corrispettivi, fornisce inoltre uno “specchietto” con la base per la ventilazione ed i corrispettivi calcolati suddivisi per aliquota).

ventilazione dei corrispettivi - riepilogo registri iva

la ventilazione dei corrispettivi - specchietto liquidazione iva

  • Poiché solo dopo la denuncia IVA si conosce l’importo dell’IVA, ricordarsi di eseguire successivamente il giroconto fra “Corrispettivi” ed “IVA c/vendite” (o contropartite analoghe).

ventilazione dei corrispettivi - giroconto corrispettivi iva vendite

La ventilazione dei corrispettivi ultima modifica: 2016-07-27T22:01:15+02:00 da admin

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